VAN GOGH. IL SUICIDATO DELLA SOCIET

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  • Titolo: VAN GOGH. IL SUICIDATO DELLA SOCIET
  • Codice EAN 13: 9788818039405
  • Autore: Artaud Antonin
  • Editore: Rusconi editore
  • Collana: I grandi saggi
  • N° Pagine: 96
  • Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
  • Rilegatura: Brossura con alette
  • Argomento: Classici greci e latini
  • Cedola: 04/2024


Contenuto

Una riflessione radicale sul celebre e popolarissimo artista olandese
Vincent van Gogh e sulla sua tragica esistenza. Ma non solo…
Artaud esplora il concetto che il pittore non sia stato sconfitto
dal proprio delirio, quanto piuttosto da un “delirio” più ampio e
malevolo, insito nella società stessa. Attraverso uno sguardo provocatorio
e profondo, Artaud denuncia la società come un’entità che opera una sorta di “crimine organizzato” o meglio una “magia nera universale”, che controlla e schiaccia gli artisti come van Gogh, fragili nella loro libertà e sensibilità artistica. Per contrastare la convinzione così diffusa ancora oggi, che vede van Gogh come l’archetipo dell’artista folle, Artaud fa un paragone solo parziale con il proprio vissuto. Piuttosto, egli richiama altri artisti, che sono
state sue fonti di ispirazione e che hanno subito simili vessazioni
da parte di un ambiente ottuso e repressivo: Edgar Allan Poe,
Gérard de Nerval, Nietzsche… L’opera offre una prospettiva unica
e radicale sulla lotta dell’artista contro le forze oscure che lo
circondano; una lotta che, secondo Artaud, è alla base del suo
tragico destino.

Antonin Artaud, nato nel 1896 a Marsiglia e morto nel 1948 a
Ivry-sur-Seine, è stato un poeta, attore e regista teatrale francese.
È noto per la sua concezione rivoluzionaria del teatro, incentrata
sulla teoria del “teatro della crudeltà”, che enfatizzava la violenza
emotiva e fisica sul palcoscenico per raggiungere una comunicazione
più autentica. Artaud ha scritto diverse opere teatrali, tra cui Il teatro e il suo doppio e Il teatro della crudeltà. Tuttavia, gran parte della sua visione artistica rimase incompiuta durante la sua vita. La lotta con la malattia mentale e la dipendenza da oppiacei contribuirono a un declino della sua salute fisica e mentale negli ultimi anni della sua vita. Nonostante le sfide personali e il riconoscimento limitato durante la sua vita, Antonin Artaud è considerato
oggi una figura influente nel mondo del teatro e dell’arte avant-garde, il cui lavoro ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia della cultura contemporanea.